Ti viene mai compagna
La voglia di rinascere
Su un camioncino diretto
Treno espresso o accelerato.
Verso la sua punta
O verso le Eolie o Lipari
E con un sole scenograficamente corretto
E anche pulito.
Lasciandoti alle spalle
L'odore acido dei giorni
In cui devi filtrare
Il tuo senso come il té
E il carico gravoso delle nuvole
In gobba a fardelli in cui nascondi
Tuo padre e tuo figlio,
L'amore che non hai.
Ti viene mai, ti viene mai, ti viene mai...
Ti viene mai compagna
La voglia di rinascere
Con una gamba sola
Magari anche, anche senza sigarette,
Ma anche senza la fretta a**urda
Della nuova metropolitana
E senza il bisogno di sentirti naufragare
In quell'isola lontana.
Tutte le volte che
Ti guardi far l'amore
Con in un occhio la voglia
E in quell'altro la rabbia ed il dolore,
Con quel cane randagio
Che ho bastonato stamattina sulla strada,
Con quel cane randagio di tuo marito
Che ti chiede come vai.
Ti viene mai, ti viene mai, ti viene mai...
Ti viene mai compagna
La voglia di tornare
Su quella strada battuta
Dai sa**i, dai venti,
Dagli sputi del potere.
Quella strada che in sogno avevi
Creduto di vedere
O di avere almeno immaginato.
Quella volta che sei arrivata
Fino davanti alla mia porta
Con la tua sciarpa rossa in mano
E i cioccolatini tra i denti,
Talmente sbriciolati da sembrare persino
Trasmigratori contenti di ansie,
Tu e le pozzanghere
Su cui non riesci più mai a volare.
Ti viene mai la voglia di tornare.