Noi,
Vagabondi per troppa pa**ione e
Per niente saggi,
Siamo scesi davvero per sbaglio
A questa fermata,
Due viaggiatori ed un solo bagaglio:
Un silenzio di carta vetrata
In cui
Dovevamo trovare qualcosa da dire,
Parlare d'amore, parlare di noi,
Assordati dal fiato del treno...
Ma è bastato guardarti le labbra
E ho capito qualcosa di più
Della tua confusione,
Della mia confusione,
Del nostro respiro,
Del nostro rumore profondo, perché
Tutte le lingue del mondo
Non ci servono per capirci
E l'unica lingua che ho
Non mi basta per baciarti,
Per baciarti dove vorrei,
Dove sei bella come sei,
Dove non c'è mai stato bisogno di parlare.
Noi,
Squilibrati tra scienza e parole ma
Comunque vivi,
Con il sangue che batte le ore
A un'altra velocità
E un ricordo-futuro al posto del cuore,
Con le strade, le luci, di un'altra città diversa
Da quest'incrocio di venti in cui siamo caduti
Per caso, in anticipo o forse in ritardo,
Con la faccia di un grande attor comico,
Con la faccia di Keaton il giorno
In cui fu invitato a brindare
Alla fine del cinema muto...
Quella fine che è stata l'errore di un dio
Poliglotta, volgare, iracondo
Tutte le lingue del mondo
Non ci servono per capirci
E l'unica lingua che ho
Non mi basta per baciarti,
Per baciarti dove vorrei,
Dove sei bella come sei,
Dove non c'è mai stato bisogno di parole.