Come ogni sera
mia madre veniva
da un sogno di seta e merletti
e con la sua estate di raso
trovata ogni giorno là fuori
nel sole smarrito nei giochi d'infanzia
pa**ati a votare su nomi, su facce
che amore o guerra perdeva
piangevano i giorni spogliati dal vento
e dall'odio
e i morti ammucchiavano morti
col ferro di una bandiera
che poi finiva impiccata
morendo col nero della sua notte
e mi trovan ogni sera
qui dentro pareti di un giorno qualunque
e sembra che piova, che piova, che piova
per chiudere fuori i destini di notti
pa**ate in piedi a sentire i cani, il vento e me
Sento i miei giorni pa**are stupiti, agghindati
con fiori di rabbia trovati nel canto violento
di un tempo che corre qui
dentro respiri di case e dietro gli sguardi
annegati ogni sera nella sconfitta di un sogno
che perde, si spegne nel fuoco lontano di stelle che splendono
come dei fiori notturni venuti a confondere il cielo
di questo naufragio che il cuore sospetta
e chiude in inverni della mia mente
E mi trovan ogni sera qui dentro
parole d'amore qualunque che dice ti amo, ti amo
per chiudere fuori paure cresciute nel ventre
nei giorni cantati dai cani, da vento morente