Ho camminato per quasi cent'anni
per consolarti del freddo che soffri.
Ho attraversato foreste di giada,
ti porto il sole dei giorni felici.
Ho trascinato l'inverno nel fondo
del lago ignoto che ti spaventa,
tutta la mia innamorata pazienza
e ai piedi tuoi, bambina di perla.
Riposa, sognando il paradiso che tu vuoi,
la valle ombreggiata, la siepe intorno a te.
Io ti chiederò quell'acqua che tu,
dal grembo perlato, darai.
E quando il grano fiorisce nell'oro,
quando il rifugio è di piuma e di spiga,
cadrà il silenzio e la veste di seta,
come rugiada sui fiordalisi.
Apri le ali, bambina di grano,
sorreggerò il tuo candore nel volo,
non temerai la vertigine oscura,
sarai regina di stelle comete.
Riposa, sognando il paradiso che tu vuoi,
la valle ombreggiata, la siepe intorno a te.
Io ti chiederò quell'acqua che tu,
dal grembo perlato, darai.