Ho popolato di nomi il silenzio. Ho fatto a pezzi cuore e mente Per cadere in servitù di parole? Non ho che superbia e bontà.
Resterò l'Inferno di essere Io. Non sarò ne Dio, ne uomo, ne mondo, puro vuoto, infinito di Nulla cosciente, paura senza nome, bandito dallo stesso mistero, dalla stessa Vita. Abiterò eternamente il deserto morto di me, errore astratto della creazione che mi ha lasciato indietro.
Arderà in me eternamente, inutilmente, l'ansia del ritorno a essere.
Regno sopra fantasmi. O foglie secche, Anima portata qua e là...No, odio il vento e la sua voce Di bestia immemorabile.
Non potrò sentire perché non avrò materia con cui sentire, non potrò respirare allegria, o odio, o orrore, perché non ho nemmeno la facoltà con cui sentire, coscienza astratta nell'inferno del non contenere niente, a**oluto, eterno! Senza Universo. Vuoto di Dio...