Era spento quel sole Sulle mani splendeva Dove la colpa intrisa all'amore Germogliava ferite strane Era vuota la stanza In attesa anche il vento E c'era pure del sangue il silenzio Sussurrava al tuo cuore una danza Era sporco quel viaggio Conduceva in un mare Dove il peccato dipinto di bianco Sembrava non voler mai naufragare
Era lenta la pioggia Sui tuoi occhi scendeva E c'era il rosso sporcato di rosso Che veloce sul tuo ventre marciva La tua stanza colma d'orgoglio Neanche il vento osava più entrare La mia mano afferrata la lama Squarcia e macchia lavando l'onore Perduto in quel mare