E gli indiani impararono presto a montare a cavallo a conoscere gli uomini bianchi che dopo breve intervallo per discutere meglio la terra distribuiron la guerra. E gli indiani, feroci guerrieri conoscevano boschi e sentieri e le donne conciavano pelli coi colori sul volto più belli e danzavano al fuoco e alla morte, lo stregone tracciava coi sa**i figure contorte. E gli indiani cacciati lontano dalle zone di caccia e dal piano, dove Buffalo Bill sterminava tanta carne che poi non mangiava. E gli indiani mescolati come esseri estranei alla gente, le comparse da telefilm che non servono più a niente. E gli indiani che Toro Seduto radunò dopo aver ricevuto la rivolta, il messaggio da cielo: Manitù preferisce quell'ascia di guerra
alla fame in riserva e al gelo. E gli indiani che uccisero Custer solamente sui libri di storia e gli indiani che un giorno sfiniti diventarono insieme a Geronimo giusti banditi. E gli indiani tra mille istanze di un'America di minoranze. E gli indiani venduti a fumetti come i negri dentro ai ghetti. E gli indiani e l'integrazione nei consumi della nazione. E gli indiani e l'eterno rifiuto di chi non si è mai venduto. E gli indiani a corpo a corpo nella lotta sempre più dura. E il rifiuto del Vangelo per salvare la loro cultura. E gli indiani succhiati e respinti da una scuola che non li ha vinti. E a gli indiani senza più terra è rimasto un ricordo e una guerra.