[Verse 1: John Princekin]
E giunse il giorno in cui appoggiarono gli elmi
Soldati estasiati dallo zucchero nel mondo degli elfi
Partiti per uccidere, tornati con i fiori nei cannoni
E un motivo in più per sorridere
L'umanità è sfiancata, soggiogata
Una razza aliena l'ha manipolata
E sviscera l'emblema sullo stemma delle multinazionali
Essi vivono tra noi, essi ridono come noi
Le strade deserte, Decameron
Il contagio che non eviti sbarrando finestre
La presunzione umana non perdona
Più la ma**a è numerosa più il singolo non ragiona
Nel collaudo per la buona vita, rubi la tua vita
Fino a renderti uno schiavo eremita
E non contano creste chilometriche o collane con teschi d'argento
Chi è libero è libero dentro
Baci e abbracci nei condomini
Nucleo familiare ampliato dentro la metropoli
Ipotesi fallimentare imposta dallo stato
La multinazionale, il centro commerciale che ammazza il privato
Virtuale coscienza umana nel server
Guerra senza sete nella rete come il tagliaerbe
L'incubo non è finito
L'avidità umana vende spazio nel cyberspazio infinito
Promuove l'apertura mentale, come effetto di strane
Pietre minerali che devi comprare
[?] sotto false cupole
Io processo il tuo progresso con lo spaccanuvole
Rapiti, da miti, armati con le scuri
Caccia agli squamati fra il Polesine e le sue paludi
E arriverà il giorno in cui svuoteremo lo stagno
E troveremo in fondo solo fango
[Verse 2: Benni]
Partendo dal BigBang abbiamo teorizzato tutto
Le nuvole si offuscano, le ferite son ferite che si aggiustano
Dalle immense distese in marcia coi giganti
Assisto immobile allo scontro tra mostri volanti
E poi presi per mano Darwin
Non realizzando in un cammino le troppe parti mancanti
Scescero gli angeli dal cielo in abiti sgargianti
Scesero zolle tra il pianeta verde e i suoi abitanti
Lunga vita alla genetica
Negli anni sotto prescrizione medica
La psiche colmata con l'etica
E i nostri geni controllati, ma alla base incontrollabili
Faranno sempre in modo che la base crolli sotto alle piramidi
Sorrisi a tavola con gli avidi
Buone intenzioni per portarci su mondi inspiegabili
Io cerco un regno che sia molto più di un credo
Ma l'inconscio me lo fa scappar via sotto effetto placebo
Io cerco un regno che sia molto più di un credo
Ma il divieto è compiaciuto, cerco aiuto battendo sul vetro
Ed è un biglietto solo andata attraversando gli astri
Concentriche spirali per studiarci