Amico dolce, amico caro coi tuoi problemi uguali, politico-sessuali, da “Porci con le ali”. Tu chi vivi del tuo mito di uomo che ha capito le donne ed il partito. Che tenevi il pugno chiuso, che battevi anche le mani quando hai visto sopra a un palco il Pueblo degli Inti-Illimani quando hai visto sopra a un palco quanto il sangue ed il fascismo posson sempre diventare il tuo nuovo consumismo. Amica dolce, amica cara che ridi del mio impegno del patetico mio sdegno nel pensare alla tua vita, nel pensare alla tua angoscia senza amarti per la coscia per le labbra o per il seno senza dirti che nemmeno mi interesserebbe il sesso, mi interessa per adesso dirti quanto sei sbagliata nel risolvere una crisi di amicizia o di sostanza nel rinchiuderti coi dischi a consolarti in una stanza. Amica dolce, amico caro che ti annoi col Manifesto, lo trovi un po' indigesto e poi ti stanca presto. Ti stanca la prigione e la ca**a integrazione e la rivoluzione vorresti farla in Cile laggiù dove si impara a guerrigliar per bande come ha fatto Che Guevara. Amico dolce, amica cara forse un po' individualista sarai anche tu senz'altro in fondo in fondo di sinistra.