Sento echi d'un festeggiamento Li sta portando il vento, Tra poco giungerà. "Loro" stanno ballando il Kolo,* Né stile, né decoro, ma gran vitalità. La dottrina supporta il livore, La maniera per ben iniziare Pensan sia quella di cancellare Le tracce di Storia pa**ata di qua. Certo che hanno un conto aperto,** L'ideologia è uno scarto Per chiuderlo però… Io credo almeno in ciò che vedo Porta una firma il modo Di chi ridisegnò Con lavoro tenace e paziente L'aspra terra che è Soglia D'Oriente: Resta sempre Latina la gente Che il vento e la pietra del golfo domò. Vennero dalle selve con pa**o da pastori, Con piani quinquennali e nuovi tricolori, Con una sola stella dove fu l'Orsa Fiumana: Li avemmo dentro casa in una settimana. Bora su Zara, Fiume e Pola Aleggia una parola Che ognuno tacerà: Foiba, quella parola è Foiba C'è chi la trova eroica E che sa di libertà. Cadi giù senza fare rumore, Neanche male come sepolture: Resti in grembo a Madre Natura E pensa che in Patria c'è chi applaudirà… Vennero dentro i borghi Mettendo un nuovo vestito Di dogmi altisonanti Su un odio a**ai più antico. E in ogni cuore esule risferzerà la bora, Invecchiammo di cent'anni E fu in un'ora sola. Via Roma – Nikad Doma*** Via Roma – Nikad Doma Via Roma – Nikad Doma… NOTE: * Danza popolare slava **A onor del vero, va detto senza reticenze che la popolazione slavofona non ebbe vita facile durante il ventennio. ***Serbo-Croato, letteralmente: "Via Roma, mai più a casa!". In Via Roma, a Fiume, era situata la sede della polizia politica titina. Da qui lo slogan che gli occupanti slavi urlavano in faccia ai nostri connazionali dalmati.