Hellpacso - I Tentacoli della Follia lyrics

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Hellpacso - I Tentacoli della Follia lyrics

" Ci immergeremo nelle tenebre degli abissi, e nella tana del profondo dimoreremo per sempre fra la meraviglia e la gloria. Howard Philips Lovecraft " (Krin) Di notte occhi sbarrati in cerca dell'ignoto Sogni marchiati a fuoco mentre affogo in cerca di un approdo che non metto a fuoco Quando pensi che il peggio ti abbia lasciato Poi guardi il cielo blu notte diventa desaturato Oggi, che piove acido e i tuoni fanno boato Candidato alla vita mi hanno scartato Sì, il mio nome è stato cancellato L'abisso è lo scenario che ho di fronte a cubitali fuori formato Bocciato ma messo alla prova Scongiurando che anche oggi non piova Mentre il rimpianto cova, sogno la vita da romanza rosa E sono vittima della pressione nel giardino della piovra Qui, dove l'ossigeno è a**ente è un embolo a ricordarmi che la vita è il presente, la morte per sempre L'anossia colpisce mi rende incosciente Capisco, che resto sotto e che io, non valgo niente (HellPacso) In più fa brutto reale Un altra notte normale, un secondo affogando per respirare Niente può cambiare prende male giù da solo Lentamente ho il cuore a pezzi come ghiaccio in mezzo al Polo Di nuovo solo qua la luce non arriva, sta Dove mi conduce mentre vado alla deriva, ma Nulla è come prima si cancellano le impronte A monte, tramontana, allontana niente risponde Fra queste onde siamo uomini in balia Si fonde l'epidemia, confonde la giusta via e la mia Più confusa pare essersi conclusa Fra le acque del Bermuda nello sguardo di medusa E non c'è nessuna scusa che trattiene Dove conviene lasciarsi andare giù a fondo quasi incosciente Perchè in sto mondo è come sempre Hai di fronte Poseidone combatti senza il tridente (MacMyc) Io lotto contro la corrente Ma non respiro più in questo mare d'odio che dà un colpo inflitto a un corpo morente Mentre la Luna muove le maree Mentre non resisto e a**isto al mutamento delle mie idee Il tempo cambia il volto, l'onda ha travolto Quel poco che tenevo stretto dentro e che m'ha tolto Gelido ignoto che ghiaccia il mondo E l'ansia mi rende vuoto e mi schiaccia sul fondo La mia città è in balia della tormenta, affoga e s'addormenta E porta via l'energia che mi alimenta Nelle profondità la vita è spenta E cambia la diottria ma pare che la vista mia non ne risenta è un deserto blu notte che inghiotte i pensieri è una coltre di aghi sui sentieri Non so per quanto possa reggere Perchè l'abisso non conduce al punto dove emergere verso la luce (Heskarioth) Non mi importa di affogare, non mi importa di perdermi, non mi tengo La corrente mi trascina dal niente da dove vengo E intanto, la mia mente sta viaggiando In questo nero mare di follia che specchia st'odioso cielo di fango Le sirene di pendenze che cantano I miei pensieri sono spire di tentacoli intricati che mi strangolano Egli attende sognando le nostre vite Sul fondo in città affondate giù in profondità infinite Occhi morti fissano dentro l'abisso il mio cervello Il mio cuore marcisce a duemila metri sotto il livello Non sono sveglio né cosciente adesso Aggrappato all'albero maestro di un vascello che scende al maelstrom Del resto, meglio affogare che stare all'ultima spiaggia Distese di meduse mi accompagnano in questa mia tomba d'acqua Deliri in spazi aperti di mondi sommersi Il mare in burrasca dal profondo urla con le voci dei dispersi