Ma credi che amore possa ancora appagarci escludendo i dolori o aspettando i ricordi. "Io sono sicura", tu dicevi sincera, "perché al tempo non puoi dichiarare pietà". E devo convincermi che avevi ragione, è molto più semplice averti così, parlarti di nuovo di piccole cose, di fiori o di sogni o vecchie stagioni che muoiono sempre ma sempre mi danno fiducia e bisogno di averti di più. Il sole ci accusa di avere coraggio, di perdere meno e guardare di più, ma credi davvero che questo mio averti si possa macchiare di ambiguità? Concedere molto alla simuliazione, tornare diverso alla tua ingenuità? Ma niente è più falso di questi pensieri, io sono più vero della verità e se non mi trovi in fondo ai tuoi occhi vuol dire che allora sono dentro di te. E a me non importa saperti vicina, saperti lontana o saperti chissà. Ti dico soltanto che il cuore non sente paura o timore per quello che fa.