Goedi - I Miei Piedi lyrics

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Goedi - I Miei Piedi lyrics

Medda: yo. nato in due stanze divise Col bagno in comune in cortile Pochi soldi da dividersi per vivere Poco ridere, poco salubre e all'unanime Non era vita normale come tale, ma un fac-simile Solo due stanze vecchie e decadenti Poco pane e troppi denti Cinque elementi in balia dei venti Mio padre a caccia di soluzioni nei fondi dei vuoti Ha trovato vuoti a perdere e vicoli ciechi Ed è ancora con me in me il colore dei muri Il sapore dei sei (?) Sapere che non è lo stesso se Ora ho un'altra casa, un'altra zona, un'altra strada Ma stessa pelle, stessi occhi ovunque vada Rit: Yo, i miei piedi dalla terra non li spianti, no Ho bloccato in testa ogni pa**o anche il più piccolo Yo the medda ha in testa la sua casa in mano la sua strada addosso la sua storia Yo, i miei piedi dalla terra non li spianti, no Ho bloccato in testa ogni pa**o anche il più piccolo Yo the medda ha in testa la sua casa in mano la sua storia addosso la sua strada A scuola andavo di merda e ci andavo a spinta Tutti convinti di capirmi solo per la stessa lingua Pensavo in un altro modo, vestivo in un altro modo Ero un altro mondo nello stesso globo, stesso luogo In strada di giorno e di notte con gente diversa Da quella che pensava ai vestitini per la festa Alla messa alla domenica di Pasqua Ai soldini della mamma nella tasca All'oratorio e al catechista Avevo un'altra vista in testa Un'altra pista Una lista diversa da questa Una malattia in testa Un'altra pasta la mia pasta Un'altra cla**e la mia casta Un'altra stanza nella testa Rit: Yo, i miei piedi dalla terra non li spianti, no Ho bloccato in testa ogni pa**o anche il più piccolo Yo the medda ha in testa la sua casa in mano la sua strada addosso la sua storia Yo, i miei piedi dalla terra non li spianti, no Ho bloccato in testa ogni pa**o anche il più piccolo Yo the medda ha in testa la sua casa in mano la sua storia addosso la sua strada Eh uh ah meddaman Anno dopo anno dopo anno non mi spianteranno Anno dopo anno dopo anno non mi spianteranno Ho macinato canne macinato spanne È cruda l'aria verde Fino a scendere per stendere 'ste sillabe Ricordi in pillole di singole sere di singoli: I primi simboli di primi sintomi, di primi beat Meddaman in questo viaggio su giù Ha visto sciogliere più crew Far su più tribù, sì E non tutti cresciuti dai giusti tributi E patti di sangue mostrarsi semplici saluti Ma in 'sta provincia c'è la gente che è vera e la gente che è finta Gente col cervello vecchio come la tua Simca Ma danno a me del primitivo che chiavo in preservativo Che vivo scrivo, incido e ho un obiettivo ben preciso Ho la mia storia appiccicata più di un adesivo Non ho preso il verbo 'avere' come un aggettivo Ma per fortuna io c'ho lei, solo lei I miei occhi sono i suoi ed i suoi occhi sono i miei Lei mi sente, mi capisce quando parlo. è la prima a farlo È il mio giorno di sole ed il mio fresco quando ho caldo Ed è per questo che io resto qua La mia storia è qua dai bro a quanta lana (?) medda non dimentica Chi non dimentica la crew dei palazzi ogni faccia una storia Scatti che non sfuochi perché in faccia ho la moviola (Grazie a elet per questo testo)