Come tetra la sizza che combatte gli alberi brullie fa schioccare le rame secche, e sottile fischia fra le fratte ! Sur una fratta (o forse è un biancor d'ale ?) un corredino ride di quel marame: fascie, bavagli, un piccolo guanciale. Ad ogni soffio del rovaio, che romba, le fascie si disvincolano lente; e da un tugurio triste come tomba giunge una nenia, lunga, paziente.