Giorgio Gaber - La peste lyrics

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Giorgio Gaber - La peste lyrics

Un bacillo che saltella Che si muove un po' curioso Un batterio negativo Un bacillo contagioso. Serpeggia nell'aria Con un certo mistero Le voci sono molte Non è proprio un segreto La gente ne parla a ba**a voce La notizia si diffonde piano Per tutta Milano. La gente ha paura Comincia a diffidare Si chiude nelle case Uno scoppio di terrore Un urlo disumano La peste a Milano! A Milano c'è gente che muore La notizia fa un certo scalpore. Anche in provincia si muore. La peste si diffonde adagio Poi cresce e si parla di contagio C'è il sospetto che sia un focolaio Che parte dal centro e si muove a raggiera Dilaga dovunque La peste nera. È scoppiata un'epidemia di quelle più maligne Con bubboni che appestano uomini, donne e bambini L'infezione è trasmessa da topi usciti dalle fogne Ma hanno visto abilissime mani lanciarli dai tombini Sono le solite mani nascoste e potenti Che lavorano sotto, che son sempre presenti. La gente si difende disperata La peste incalza e viene avanti Si dilaga, si scatena agguerrita È anche peggio di quella del venti La peste ci viene addosso La peste non si ferma più Morti dappertutto Che vengono amma**ati come animali Non fa neanche più effetto Sono cose normali Si fotografano i cadaveri Non fa neanche più schifo Ci si lava, ci si pettina Si esce, si va al bar Si scansano i cadaveri Non ci fai più caso. Ci si abitua così presto In fondo ne muoiono tanti Anche al week-end di ferragosto. Un bacillo a bastoncino Che ti entra nel cervello Un batterio negativo Un bacillo a manganello.