Ghemon - Storie Senza Fine lyrics

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Ghemon - Storie Senza Fine lyrics

[Verse 1] Lui volle vederla subito "Stupido" pensava lei "Dubito, ma verrei... Ogni dubbio lo decuplico E quando ti vorrei poi rimugino..." Lui insiste, la invita,la convince Sortita per due pizze margherita "E' triste..." ma lei fatica E lui mangia la sua pedina "Sai, un cinema e poi all'uscita, possiamo tirare tardi O chiudere la partita..." E l'incontro è di sotto alle scale giù al corso Otto e mezza con il fiato corto Lui coi fiori, lei che apprezza molto Cena fuori, è tutto così ovvio Lei sbadiglia, a lui gli è preso il sonno Orologio "è tardi! presto! il conto" Trenta euro per un pollo, venti di risotto Poi si discute di salute, fumo,droghe conosciute Tra frasi rivendute e battute che non fanno ridere a nessuno Lei vorrebbe degli abbracci, lui come tutti i maschi pensa se può starci Para i suoi attacchi e buca i punti nevralgici come un cavatappi Poi le spiega dell'invito E lei gli dice "Sei un cretino! Un grezzo porco pervertito...l'avevo mezzo capito" Lui strabuzza gli occhi stupito "Oh, ma forse ti ho infastidito..." Lei lo bacia sulle labbra e gli mette una mano sotto al vestito... E poi arrivano i vigili e non so cosa succede, casini, sopralluoghi, e poi finisce Non so più