Gela l'inverno il cuore dell'impero corro nel bosco via dalla città su dalle torri il fumo sale nero il sangue arrossa il lago di theran cani nella mia casa, bevono al nuovo re Conta i tre corvi nel cielo, guarda quel cervo nel bosco ascolta in silenzio il richiamo, del settimo lupo sul monte Senza fermarmi corro nella notte piangendo piano giuro tornmerò stringo la spada il cuore che mi batte giammai la pace ai barbari darò Sulle scogliere il vento spazza le nubi già affila la spada tranquillo ricordati i nuovi sentieri aspetta sicuro il momento e poi vagli incontro ridendo Lontanto da qui nel regno d'oltremare sfidano ancora i servi di Satan nel suo palazzo arturo canta ancora beve alla coppa per il mondo che sarà devo trovarlo ora nn posso stare qua Nel rombo di un mare lontano nel fiumo di antiche battaglie risalgono al cuore i ricordi sepolti dal fiume del tempo Lontano da qui tra valli sconosciute brillano ancora i cuori di belthan e lontano da qui sognando un'altra estate si amano forte i soladti di alimbar io voglio andarci ora nn volgio stare qua Comanda il timone lo schiavo seguendo la cinta di orione e se il cielo nero la copre affidati al dio delle ombre Rompe una fiamma il buio della notte la bianca nave affonda nera dietro me infine arrivo in vista delle porte un corno squilla e sveglia il vecchio re spade di cavalieri brillano intorno a me Risplendono i sogni perduti scintillano i calici al sole l'estate riporta nel cuore la gioia di un canto festoso La flotta infine salpa per l'imerpo poche le navi grande la lealtà come promesso torno per davvero snudo la spada e vedo la città trema l'usurpatore guardando il prode artù Le spade lampeggiano ancora schiantando gli scudi di ferro un aquila grida nel cielo saluta chi muore ridendo