Federico Martino - Lasciami Da Solo lyrics

Published

0 111 0

Federico Martino - Lasciami Da Solo lyrics

RIT.: Tu lasciami da solo, io no non ci sono/ Con l'alcol mi consolo, finché non mi corrodo/ Questa notte qua, dimmi come finirà?/ Perso nella mia città, voglio andarmene da qua/ Vagando per i bar, uno shot, una lacrima/ Piango quando finirà, but the show must go on/ E non vendo l'anima, Satana non l'avrà/ Perso nella mia città, voglio andarmene da qua/ Bridge: Dovrò tenere duro, sperare nel futuro/ Quando non ho nessuno, ed il cielo è scuro/ Io che vivo di sogni e sto morendo di realtà/ Perso dentro sta città, voglio andarmene da qua/ 1a STROFA: Esco e scrivo, in questa notte tenebrosa/ Quando la mia Treviso, si fa silenziosa/ La stringo nel palmo, come fosse una rosa/ Ed ogni volta sanguino, perché mi odia/ La meta la stessa, è il solito viaggio/ Con beat in cuffietta, una birra sotto braccio/ Tormenta la tristezza, aleggia come il fumo/ Della sigaretta, che lenta, consumo/ La città deserta, m'aspetta a braccia aperte/ Per poi soffocarmi, sotto le coperte/ Perché la morte chiama, ma ce l'ho spento/ E prima che mi cerchi a casa, ha! Io esco/ RIT.: Tu lasciami da solo, io no non ci sono/ Con l'alcol mi consolo, finché non mi corrodo/ Questa notte qua, dimmi come finirà?/ Perso nella mia città, voglio andarmene da qua/ Vagando per i bar, uno shot, una lacrima/ Piango quando finirà, but the show must go on/ E non vendo l'anima, Satana non l'avrà/ Perso nella mia città, voglio andarmene da qua/ Bridge: Dovrò tenere duro, sperare nel futuro/ Quando non ho nessuno, ed il cielo è scuro/ Io che vivo di sogni e sto morendo di realtà/ Perso dentro sta città, voglio andarmene da qua/ 2a STROFA: La solitudine ha un prezzo, spesso troppo alto/ Il cuore infetto, un organo in rigetto/ Il vuoto nel petto, lo colma il doppio malto/ E non premo il grilletto, nah sono un codardo/ Le strade percorro come vene della city/ Ti chiedo no more sorrow, perché così mi uccidi/ Gli occhi così lucidi da riflettere il cielo/ E le preghiere inutili se io a Dio non credo/ La sensibilità come condanna da scontare/ è una croce sulle spalle che pesa un quintale/ E io non sono forte, gracile, malaticcio/ Aspetto Caronte, nuovo Inferno, nuovo inizio/