Drimer - COLORI (Diario di Bordo Freestyle #5) lyrics

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Drimer - COLORI (Diario di Bordo Freestyle #5) lyrics

Intro: Ciao Comiz, ciao Mene Tutti pronti per il viaggio eh? (dopo ti faccio sentire due tre beat di 'sto cristiano vecchio che ti viene l'ispirazione) Che poi io non so dove porti.. ci sono solo andato.. Check Prima strofa: Anche stasera scrivo stanco In faccia La cera di un pigro bianco Macchia Il mio quinto diario Ma esalta il finto abbaglio del mio sguardo fisso standard Tu che vorresti svela**i? I colori con cui dipingono il mondo? Ma io non conosco Che i grigiori del reticolo posto Dagli stessi viaggi con cui pago il pizzo all'ansia Non quella di perdere un tram ma di rendere la vita un qualcosa d'illogico In tonalità di giallo che vanno dall'oro splendente ad un'ocra anonimo E potrei parlarne più semplicemente O non usare la bocca Ma questo è solo un altro colore di me Tra quelli dell'arcobaleno che vedi alzato lo sguardo dopo la pioggia Ritornello (con Dj T-Robb): E ogni pa**o che ho mosso in 'sto mondo spento L'ho mosso accompagnato dai colori Essendo però spesso solo chi ha vinto o chi ha perso Ormai non riesco che a distinguerne due soli Non riesco.. che a distinguerne due soli Non riesco.. per ogni pa**o che ho mosso Non riesco.. che a distinguerne due soli Non riesco.. ma, per ogni pa**o che ho mosso ho Il mio diario di... Seconda strofa: Vogliono darle un colore specifico Farne un'altra delle arti monocromatiche Ma io so di più tavole e bandisco Solo chi ha l'acqua ma disegna fiamme E già pensa a quanto sbiadiscano rapide Niagara Tra i pensieri miei ti servirebbe il kayak, mia cara E uno schizzo di sangue non lo vorresti Ma se puoi permettertelo facile ti aggrada L'arte, la definiamo non definendola Per definizione non sta ad una regola L'importante, è che sappia cambiare il colore del mio umore Sporcandone di bianco il nero e viceversa E io non sono qui per dirti cosa devi fare Ma per dirti cosa penso che dovresti fare La differenza sta in un limite, oltre il quale Ogni tratto si fa invisibile e la coltre sale (Ritornello) Terza strofa: Bordo, lo stesso da cui straripa La pa**ione che metto sul foglio E spesso vedendola a terra abba**o la testa Ma rialzatala tra le dita, ne tengo stretta già il doppio Tu Che sei ladra dei colori di una vita Ma che per quanto dai non riesco a non amarti sempre Perché in questa pellicola usurata e sbiadita Resti anche la sola ad interpretarli splendidamente Agli altri lascio il riflesso Ma quello di uno specchio rotto in mille parti Dove il disegno è lo stesso Ma cambia a seconda del frammento attraverso il quale lo guardi E non basterà il sangue delle nocche Per coprire ogni riflesso brutto Come non ti basterà ogni riflesso per le botte Con cui la vita ti colpisce fino a farti piangere e vestire gli occhi a lutto E i tuoi non lo sono Ma non perché ne abbiano ragione bensì perché non vedono Così tanto abituati al vuoto intorno che si vedessero riflessi si spaventerebbero Ma secondo me anche questa è arte Quella di sorprendere sé stessi Chi con un foglio chi con la carne che hai Ciò che conta è mettere colore in tutto quello che fai (Ritornello) Scratch by Dj T-Robb