[Verse] Voglio condividere un'idea che mi sono fatto per vivere meglio È l'an*lità universale In breve significa avere fiducia nella nostra natura Fidarsi nei propri istinti, no? È così che io mi lascio andare Lascio che il mio corpo si esprima Senza castigarlo, forzarlo Senza lottarlo a canoni estetici imposti Senza preconcetti, senza tabù Per questo è importante il termine an*lità an*lità perché discutendone con gente del mestiere Mi sono reso conto che molti tabù sono caduti Ma quello del prendere confidenza col proprio ano rimane incrollabile E per piacere non pensate che questo significhi Che io voglia mettervelo, o prendervelo, nel culo, o entrambe le cose Anche l'equazione piacere an*le uguale omosessualità è un preconcetto Per esempio il fatto che uno si masturbi l'ano Non equivale a dire che vorrebbe fare barba con barba O che vorrebbe farsi toccare da un altro maschio an*lità ha un significato più profondo e totalizzante an*lità significa anche non fatevi troppi problemi Non esagerate con le cure del corpo Perché se dovreste morire improvvismamente ci rimarreste malissimo Vi faccio un altro esempio A diciannove anni ero innamorato di una ragazza di cui adesso nemmeno ricordo il nome Aveva i capelli castani e mossi Una mattina dopo l'università, che io nemmeno frequentavo Andavo a quel corso solo perché c'era lei, comunque Ero iscritto e tutto, le ta**e le pagavo - a parte questo Quella mattina lei mi diede il suo corpo, a casa sua Ma io non feci una bella figura perché proprio non me l'aspettavo Si vedeva dalla sua faccia che non era granché ripagata dall'esperienza Giocherellando con il mio corpo mi fece notare che avevo dei peli A me sembrava una cosa così normale Io li ho sempre avuti i peli, dall'età di undici anni Ricordo ancora le sue parole "Ti devi depilare se vuoi avere qualche possibilità di eccitarmi" E io che in quel momento in tutti i sensi pendevo dalle sue labbra Mi misi ai suoi ordini Mi diede l'indirizzo del centro estetico da cui si era fatta epilare irreversabilmente Due anni prima, a diciott'anni, col laser: depilazione definitiva Rendetevi conto, io avevo diciannove anni, ero un bambino Mi feci accompagnare dall'estetista da un mio amico più grande L'estetista fece un test con il laser Per controllare che i miei peli fossero eliminabili con quel metodo E mi disse: "Ripa**i tra una settimana" La mattina dopo tornai dalla mia innamorata Con meno peli, ma lei non sembrò apprezzare più di tanto il gesto Disse delle cose strane e nemmeno mi fece un caffè Una settimana dopo partì quasi senza nemmeno salutarmi Suo papà le aveva regalato un anno di prova in un Non so se università o scuola specialistica Comunque qualcosa con l'arte, in una capitale europea Una cosa carina in sé, ma io rimasi solo E cominciai a pensare che forse non era la ragazza giusta per me Forse ci divideva il fatto che io appartenessi a una cla**e subalterna Ma a parte queste illuminazione personale Capii che stavo facendo un grosso errore distruggendo i miei peli Fortunatamente lo capii in tempo E non mi presentai più da quell'estetista E oggi vivo bene coi miei peli Oggi ho una coscienza meglio formata Perlomeno ora sono cosciente di credere nell'an*lità universale Mi viene da piangere se penso che avrei eliminato i miei peli Per una ragazza viziata e con dei capelli bellissimi I miei peli sono parte della mia personalità A volte penso che l'insicurezza ha rischiato di farmeli cadere tutti Uomini lasciatevi andare Sbottonatele queste benedette camicie Se non altro respirerete meglio Oh, JD, Dargen, oh sì, peace