[strofa 1 - Dargen D'Amico] Vorrei spegnermi ora ma senza calcolo Senza dare spettacolo Non voglio che mi dedichino una fermata del tram Dove la gente aspetta ore come i fan Vorrei farlo al buio ma non riesco Il silenzio mi disturba la calma, esco Sarebbe più facile se ci fosse il mare Se sentissi addosso il peso del sale E ogni giorno potrebbe essere il mio Il figlio di Dio mi aspetta a braccia aperte come a Rio Cristo, so bene cosa senti Dubbi sul destino, senti brividi nei denti Non puoi parlarne con altri, non vuoi spaventarli Nè scomodare i santi, giuro Amo il genere umano Ma non sopporto di morire tutti sullo stesso divano [ritornello - Emiliano Pepe] Così, decidi di andartene così Meglio che andarsene un Martedì Quando i negozi sono ancora aperti E tu perdi fiato e voce, ma l'unica che avverti E' la sensazione di vuoto Che non ha niente a che fare con l'ignoto Solo che gradiresti fasto, per l'ultimo pasto E' da barbari morire a stomaco vuoto [strofa 2 - Dargen D'Amico] Qualcuno pensa che faccia questi pensieri guasti Perche' non mi sono rimasti che pochi spiccioli Io ho sempre avuto pochi soldi e molti riccioli I soldi, forse li ho spesi, forse li ho spesi Come i capelli, ma non li ho spesi Per interessi diversi dal mantenimento delle mie fisiologie Quando decidi di farla finita Non sono certo i soldi che ti attaccano alla vita E non dirmi che mi stimi lo stesso E' che sono un pò solo e un pò depresso La depressione che vivi, è coi numeri negativi Io voglio lo zero e lo voglio adesso Lo spazio bianco, non sono triste Sono solo stanco di cose già viste [ritornello - Emiliano Pepe] Così, decidi di andartene così Meglio che andarsene un Martedì Quando i negozi sono ancora aperti E tu perdi fiato e voce, ma l'unica che avverti E' la sensazione di vuoto Che non ha niente a che fare con l'ignoto Solo che gradiresti fasto, per l'ultimo pasto E' da barbari morire a stomaco vuoto (Grazie a scolorita per questo testo)