Niente preamboli, se oggi sono qui e mi pre-amplifico è perchè sono un precario. Il tran tran m'impoverisce. Sono il presidente del fanclub de pagherò, e siamo presi male. E' necessario un prestito a titolo gratuito al più presto. La ma**ima evoluzione del mio conto in banca è quando pa**a da pa**ivo a negativo a non più vivo, da salmone a salma. Conto corrente salpa e non si salva controcorrente. I pagamenti li bigio e vedo tutto grigio. Conservo bei ricordi degli ultimi soldi, ma sono scatoloni vuoti, merda in cui non nuoti. E amo sognare i soldi guadagnati, sudati come carta e moneta in tasca a un maratoneta. Faccio musica marginale perché sono nato emarginato. Sono troppo cerebrale per uscirne arricchito e celebrato. Se fossi come Pietro Maso, arriverei tranquillamente a fine mese, lascerei questa borgata e diverrei un borghese. E quando cala la sera, mi chiedo "com'è che ognuno ha già la propria carriera e io attendo ancora la mia, come gli ebrei il messia?". Cresci senza padre, prendi il posto di tuo padre, forse è per questo che a trent'anni convivo con mia madre. Senza cash non si esce e resto chiuso qui, nessuno mi scrive mai come fossi http. Tocco il fondo e scavo di più. e alle sei sono già al bar come Kareem Abdul. Un giardino più in ba**o degli extracomunitari, ma i più solidalli con me dicono che siamo pari. Prima o poi abbandonerò il sacrificio per la musica italiana e prenderò posto in ufficio. E mi farò un nome, incontrerò una donna che vuole farsi l'uomo che si è fatto un nome, per farsi un cognome. Jah non bada al mio look, Jah bleesh. Ho l'aspetto di un animae, ma dentro ho i flash. Fuori elefante, dentro luce, come Ganesh. E dentro le tasche, lo vedi, low cash. Tasche vuote come quando ne mostro il rovesc'. Ma tengo duro, sandinista come The Clash. Ma è vita dura e non vedo l'ura che finesc'. Tutti i giorni uguale, everyday i'stessh. Sono così pochi questi dindi che li guardo da vicino, li sorveglio come bimbi. Perdo tempo a dare un nome ed un cognome ad ogni soldo