(Rit.) Cani nelle strade, nelle città E tutto sembra uguale ma qualcosa non va C'è sempre un buon motivo per tirarli giù Ma I cani nelle strade sono sempre di più (La Furia) Jake è sulla traccia frà senti come suona Là dove dio non mastica di strada è di plastica su un'icona Se il sistema non funziona I frà danno fuoco alla svastica Fanno lavanda gastrica ai servi della corona Questo è il regno d'Italia Chi lo governa è di legno se raglia E firma un a**egno con il botto di una mitraglia E chi è giù si abbaglia prende la lama e taglia Non si uccide per libertà ma chi lo fa non sbaglia E non c'è dialogo tra chi non ha I ferri e la polizia Da quando gli anni settanta hanno ucciso l'ideologia Abbiamo avuto il piombo il fango ed ogni giorno Le nostre mani si fanno tagli grattando il fondo e qua Il mondo non è razzista a meno che non sia moro Non è cla**ista a meno che non sia senza lavoro Non è sessista a meno che non sia un uomo La giustizia è uguale per tutti quelli uguali fra loro Non si può vivere tutta una vita per stare male E neppure mangiare merda finchè ti sembra normale Dai fuoco a quella fottuta mente L'odio è benzina Dai fuoco a quella fottuta gente Fai come I cani noi parliamo solo slang al cellulare (si frà) Se dico Sesse tu corri e non ti voltare (no frà) Hanno la faccia come il culo e il loro è un trucco vecchio e all'occhio Quando sparano nel mucchio (Rit.) (Guè) Scorrono fiamme in arterie di malacarne Il cuore è in panne, le furie provano droghe e donne Business va in esubero, meglio cambiare numero Le ore sul mio Rolex segnano rivoluzione subito "Documenti poi scendete giù, vi fate la notte in questura e sciogliamo il pitbull" La realtà è una sola, cambia come vedi tu Hanno sempre un buon motivo per tirarci giù La G la U la E sta in compagnia di Venere Sogna l'inca**o celere, Tanita e cellophan Dal mio encefalo all'etere Odio e amore conviventi, vero e falso conniventi Bevo petrolio, studio incendi alle menti Qua in Italia frà si fa ma non si dice Tranne tua mamma e la tipa ogni altra donna è peccatrice Stampa questi fogli in serie, inchiostro sangue è la matrice Infami I capi dello stato, I presidenti e I loro vice Soppeso la disuguaglianza, neuroni fanno mille miglia Chiuso in stanza, cambio I can*li in tele sbattendo ciglia E si sconvolgono parecchio, la mia voce fa da specchio Borsa nera sotto l'occhio, marlborino sull'orecchio Sulla traccia dissidente, metropoli residente Adesso il verbo si fa carne ed il suono ti picchia in ventre Loro in salotti mobili umani, antiproiettili Armani Parlo da giovane leader, è nostro il domani... (Rit.)