Club Dogo - Ragazzo della piazza lyrics

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Club Dogo - Ragazzo della piazza lyrics

[Verse 1 - Jake la Furia] Ho ancora quella tuta bianca Spora con i segni della panca Quella dei novanta Scopa in piazza, in bocca una canna tanta Scooter verticale, su una ruota tutto il viale Andati a male, Darix Togni con i sogni andati male Puoi non farlo però resta per il resto della vita piazzabbestia Pelato perché c'ho la piazza in testa Sono sempre quel ragazzo, frate, sempre dogofiero C'ho un Tmax opaco nero che è un Booster 2.0 Mentalità che ci rende distanti mi separa da questi cantanti Grido e gesticolo come da piccolo, frate me ne sbatto il cazzo degli altri Sono fuori come nello spazio Pure adesso che sono famoso E gli sbirri mi stanno sul cazzo Ora dimmi che sono fazioso Io sono sempre il metro di paragone In più ho solo qualche zircone Sono lo stesso animale sul palco, è soltanto più bello il furgone Zio, ho gli stessi amici di sempre perché oltre a me nessuno se li prende Frate, chi l'avrebbe mai detto? I soldi e il rispetto, la fila nel letto, fai te [RIT]x2 Non sono un divo, frate Non faccio il figo, frate Io resto sempre quel ragazzo della piazza La la la la la la la la la la la la la la la la [Verse 2 - Ensi] Mai fatto il figo frate, mai fatto il divo Come Sorrentino, adesso guarda quanto corre Enzino Se penso a quando ho incominciato in piazza, in motorino E pensa se non ci avessi provato come Valentino Facevo i giri nella zona tipo un test drive Sembrava "Boyz in the hood" ma senza West side In Piazza Castello a Torino insieme a mio fratello facevo freestyle Sognavo le stanze d'albergo con le tipe piazze castello king size Chiedi a Caio e pure a Tizio ho messo più pelo e non ho perso il vizio Sempre vero, per queste strade d'Inverno e d'Estate, come il solstizio Ho fatto il rap in piazza fin dall'inizio, come un sodalizio Ci ho messo la faccia parlando di me, chiamatemi Enzino Finizio Quando ritorno in quartiere mi offrono da bere ma mica perché mi hanno visto in tele Ma perché hanno visto che in tele ho portato il quartiere, il nostro quartiere Sanno che faccio il cantante ma il mio nome d'arte non lo sanno dire bene Chi è? E' il nipote di Calogero e il figlio di Michele [RIT] [Verse 3 - Guè Pequeno] Sono cresciuto tra i "cazzo vuoi", "quanto vuoi", thc, 20 g Motorini, bella lì, Levis jeans, c'est la vie Non sono un gangster, non sono un k**er, non sono un pusher, frate Su queste strade, chi fa una di queste tre cose va dietro le grate Puoi togliermi dalla piazza, ma sai che non togli la piazza da me Adesso che fra ce l'ho fatta vuoi condannarmi come fossi Rudi Guedè Io resto in strada a Milano, come il fottuto pavé Prima del palco era fumo nel pacco, senza il fottuto privè Non sono raccomandato, figlio del capo, non faccio l'americano E allora? Non dire una parola, come i Negramaro Tu sembri uscito dagli eighties Sei troppo indietro, mi hati Vengo dagli altri pianeti, fra sono un cazzo di alieno e.T Ora la musica cambia Ti rubo la scena se rappo Ti rubo la cena dal piatto Ti rubo la scema dal braccio E adesso lo so che più spacco Più tu frate diventi pazzo Giro con le fighe col cane Giri con le fighe col cazzo Non sono un divo, frate Non faccio il figo, frate Io resto sempre quel ragazzo della piazza La la la la la la la la la la la la la la la la Stesso bar, frate Zero star, frate Io resto sempre quel ragazzo della piazza La la la la la la la la la la la la la la la la