Cancro - Gli occhi di mia moglie lyrics

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Cancro - Gli occhi di mia moglie lyrics

Ammettere i nostri errori è ciò che ci permette di essere perdonati, ed essere perdonati è ciò che ci permette di compierne altri Sento le esplosioni in lontananza La morte tra le strade si diletta in una danza E piano piano avanza Mentre penso che di questa vita forse ne ho abbastanza Mi hanno dato quel fucile Per affrontare questa guеrra mi hanno detto “sei un soldato, dentro ad ogni cicatricе Porterai la pace” Ma questa affermazione perde il suo significato in ogni vittima, che a terra giace Penso alla mia famiglia in lontananza E mi chiedo se davvero tutto questo è necessario per il loro bene Non sopporto l’ignoranza Di quell’uomo che anni fa non si poneva questa cazzo di domanda Ma che firmò quel foglio, pensando solo ai soldi e al patriottismo che scorreva nelle vene Di mio figlio ho perso tutto La sua prima parola I suoi primi passi Il suo primo giorno di scuola E i giochi per la stanza sparsi Non mi ero mai chiesto Perché fosse necessario tutto questo Mi nascondevo dietro ad un pretesto mentre la mia mente brancolava dentro a un buio pesto Mentre adesso La voce alla radio, chiede cos’abbiam trovato Il mio compagno dice “nulla” Ma davanti a me ho una bambina che piange Nove morti ed una culla Rumori dalla strada, e il mio compagno, dice Nathan prendi quel fucile e spara Dietro alla bambina, una strana sagoma con le lacrime azzurre come gli occhi di mia moglie Mi guarda in quelle sfere tonde da cui guardo questo orrore Non ce la faccio e abbasso quel fucile quando quella sagoma mi stringe il cuore Al mio compagno invece non importa niente E dopo aver piantato un colpo in mezzo agli occhi a quella bimba si sente innocente Mi dice “dai andiamo Perché qui non abbiamo Niente da fare” Io mi chiedo come ho fatto fino ad oggi ad accettare questa vita Come ho fatto fino ad oggi a non capire che la mia nazione in questa terra sia soltanto un parassita E ad oggi non accetto che ogni mia singola azione non verrà punita E ad oggi non accetto che sta storia è appena cominciata e no, non è finita L’aereomobile, in lontananza, ecco che arriva Ci tira su metto le cuffie e poi mi perdo nell’oblio Guardo tutto dall’alto Come credo faccia Dio Mentre quella povera gente guarda il cielo immaginando di guardare Dio Immagino chiedendosi il perché, mentre io, cerco una giustificazione per scusare ogni mia azione ma non c’è E se Dio esiste, ci guarda, o almeno ci ascolta spero che non mi perdonerà...