In questi giorni è certo autunno giù da noi Dolce Marta, Marta mia Ricordo il fieno e i tuoi cavalli di Normandia Eravamo liberi liberi Sul muro immagini grondanti umidità Macchie senza libertà Ascolta Marta in questo strano autunno I tuoi cavalli gridano urlano incatenati ormai Cosa dire soffocare chiuso qui perché Prigioniero per l'idea la mia idea perché Lontano è la strada che ho scelto per me Dove tutto è degno di attenzione perché vive Perché è vero vive il vero Almeno tu che puoi fuggi via canto nomade Questa cella è piena della mia disperazione Tu che puoi non farti prendere Voi condannate per comodità Ma la mia idea già vi a**alta Voi martoriate le mie sole carni Ma il mio cervello vive ancora ancora Lamenti di chitarre sospettate a torto Sospirate piano E voi donne dallo sguardo altero Bocche come melograno Non piangete perché io Sono nato nato libero libero Non sprecate per me una messa da requiem Io sono nato libero