Antonietta Laterza - Roosevelt goodbye lyrics

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Antonietta Laterza - Roosevelt goodbye lyrics

- My friends, - così lui cominciava il suo discorso al caminetto, dalla radio. - Vincere la paura di avere paura è l'obiettivo da conquistare insieme. - L'America ascoltava il Presidente handicappato che guidava il mondo dalla carrozzina e si specchiava dentro la piscina accarezzando un sogno ancora più profondo di quel blu. Roosevelt Goodbye. Ma dove se n'è andato quel ragazzo scanzonato, ricco, un po' superficiale come i libri di Fitzgerald dove ci sono bionde platinate, belle e delicate come coppe di champagne. Oh, febbre che hai spazzato via di colpo le emozioni e le ragioni di quello che tu eri prima, oh, febbre che hai portato nella mente conoscenza e giù nel cuore brividi d'amore. Roosevelt Goodbye. Quella malattia che dentro te ti sconvolge prima, e poi, poi, d'un tratto ti cambia, rinasci e ti scopri più forte che mai. La grande crisi, il crollo, e l'America in ginocchio soltanto in cento giorni ricominciò a sperare, ma quanta fantasia ti ci è voluta per volare tu, gabbiano, sulla corsa di Wall Street. No, noi non c'eravamo nell'America di allora, proiettati nel duemila noi restiamo ancor qui con la fretta di chi vuole cambiare il mondo e trovare la strada della felicità... Più forti che mai più veri che mai più dolci che mai più belli che mai Roosevelt Goodbye.