SCENA IV Il Conte solo N. 18. Recitativo ed Aria IL CONTE Hai già vinta la causa! Cosa sento! In qual laccio io cadea? Perfidi! Io voglio... Di tal modo punirvi... A piacer mio la sentenza sarà... Ma s'ei paga**e la vecchia pretendente? Pagarla! In qual maniera! E poi v'è Antonio, che a un incognito Figaro ricusa di dare una nipote in matrimonio. Coltivando l'orgoglio di questo mentecatto... Tutto giova a un raggiro... il colpo è fatto.
Vedrò mentre io sospiro, felice un servo mio! E un ben ch'invan desio, ei posseder dovrà? Vedrò per man d'amore unita a un vile oggetto chi in me destò un affetto che per me poi non ha? Ah no, lasciarti in pace, non vo' questo contento, tu non nascesti, audace, per dare a me tormento, e forse ancor per ridere di mia infelicità. Già la speranza sola delle vendette mie quest'anima consola, e giubilar mi fa.