N. 17. Duettino IL CONTE Crudel! Perché finora farmi languir così? SUSANNA Signor, la donna ognora tempo ha dir di sì. IL CONTE Dunque, in giardin verrai? SUSANNA Se piace a voi, verrò. IL CONTE E non mi mancherai? SUSANNA No, non vi mancherò. IL CONTE Mi sento dal contento pieno di gioia il cor. SUSANNA Scusatemi se mento, voi che intendete amor. Recitativo IL CONTE E perché fosti meco stamattina sì austera? SUSANNA Col paggio ch'ivi c'era... IL CONTE Ed a Basilio che per me ti parlò? SUSANNA Ma qual bisogno
abbiam noi, che un Basilio... IL CONTE È vero, è vero, e mi prometti poi... se tu manchi, oh cor mio... Ma la Contessa attenderà il fiaschetto. SUSANNA Eh, fu un pretesto. Parlato io non avrei senza di questo. IL CONTE (le prende la mano) Carissima! SUSANNA (si ritira) Vien gente. IL CONTE (È mia senz'altro.) SUSANNA (Forbitevi la bocca, oh signor scaltro.) SCENA III Figaro, Susanna ed il Conte FIGARO Ehi, Susanna, ove vai? SUSANNA Taci, senza avvocato hai già vinta la causa. (parte) FIGARO Cos'è nato? (la segue)