SCENA XI Cherubino vestito da contadinella, Barbarina e alcune altre contadinelle vestite nel medesimo modo con mazzetti di fiori e i suddetti N. 22. Coro CONTADINELLE Ricevete, oh padroncina, queste rose e questi fior, che abbiam colti stamattina per mostrarvi il nostro amor. Siamo tante contadine, e siam tutte poverine, ma quel poco che rechiamo ve lo diamo di buon cor. Recitativo BARBARINA Queste sono, madama, le ragazze del loco che il poco ch'han vi vengono ad offrire, e vi chiedon perdon del loro ardire. LA CONTESSA Oh brave, vi ringrazio. SUSANNA Come sono vezzose. LA CONTESSA E chi è, narratemi, quell'amabil fanciulla ch'ha l'aria sì modesta? BARBARINA Ell'è mia cugina, e per le nozze è venuta ier sera. LA CONTESSA Onoriamo la bella forestiera, venite qui... datemi i vostri fiori. (prende i fiori di Cherubino e lo bacia in fronte) Come arrossì... Susanna, e non ti pare... che somigli ad alcuno? SUSANNA Al naturale. SCENA XII I suddetti, il Conte ed Antonio (Antonio ha il cappello di Cherubino: entra in scena pian piano, gli cava la cuffia di donna e gli mette in testa il cappello stesso.) ANTONIO Ehi! Cospettaccio! È questi l'uffiziale. LA CONTESSA Oh stelle! SUSANNA (Malandrino!) IL CONTE Ebben, madama! LA CONTESSA Io sono, oh signor mio, irritata e sorpresa al par di voi. IL CONTE Ma stamane... LA CONTESSA Stamane... Per l'odierna festa volevam travestirlo al modo stesso, che l'han vestito adesso. IL CONTE (a Cherubino) E perché non partiste? CHERUBINO Signor! IL CONTE Saprò punire la sua ubbidienza. BARBARINA Eccellenza, Eccellenza, voi mi dite sì spesso qual volta m'abbracciate, e mi baciate: Barbarina, se m'ami, ti darò quel che brami... IL CONTE Io dissi questo? BARBARINA Voi. Or datemi , padrone, in sposo Cherubino, e v'amerò, com'amo il mio gattino. LA CONTESSA (al Conte) Ebbene: or tocca a voi. ANTONIO Brava figliuola, hai buon maestro, che ti fa scuola.
IL CONTE (Non so qual uom, qual demone, qual Dio rivolga tutto quanto a torto mio.) SCENA XIII I suddetti e Figaro FIGARO Signor... se trattenete tutte queste ragazze, addio feste... addio danza... IL CONTE E che, vorresti ballar col pié stravolto? FIGARO (finge di drizzarsi la gamba e poi si prova a ballare) Eh, non mi duol più molto. Andiam, belle fanciulle. (vuol partire, il Conte lo richiama) LA CONTESSA (a Susanna) Come si caverà dall'imbarazzo? SUSANNA (alla Contessa) Lasciate fare a lui. IL CONTE Per buona sorte i vasi eran di creta. FIGARO Senza fallo. Andiamo dunque, andiamo. ANTONIO E intanto a cavallo di galoppo a Siviglia andava il paggio. FIGARO Di galoppo, o di pa**o... buon viaggio. Venite, oh belle giovani. IL CONTE E a te la sua patente era in tasca rimasta... FIGARO Certamente, che razza di domande! ANTONIO (a Susanna che fa de' motti a Figaro) Via, non gli far più motti, ei non t'intende. (prende per mano Cherubino e lo presenta a Figaro) Ed ecco chi pretende che sia un bugiardo il mio signor nipote. FIGARO Cherubino? ANTONIO Or ci sei. FIGARO (al Conte) Che diamin canta? IL CONTE Non canta, no, ma dice ch'egli saltò stamane sui garofani... FIGARO Ei lo dice! Sarà... se ho saltato io, si può dare ch'anch'esso abbia fatto lo stesso. IL CONTE Anch'esso? FIGARO Perché no? Io non impugno mai quel che non so. (S'ode la marcia da lontano) N. 23. Finale FIGARO Ecco la marcia, andiamo; ai vostri posti, oh belle, ai vostri posti. Susanna, dammi il braccio. SUSANNA Eccolo! (Partono tutti eccettuati il Conte e la Contessa) IL CONTE Temerari. LA CONTESSA Io son di ghiaccio! IL CONTE Contessa... LA CONTESSA Or non parliamo. Ecco qui le due nozze, riceverle dobbiam, alfin si tratta d'una vostra protetta. Seggiamo. IL CONTE Seggiamo (e meditiam vendetta). (Siedono; la marcia s'avvicina.)