Salpa inquieta la tormenta dai polmoni della terra
Nella valle del contrario di una malcelata guerra
Vecchio odore nelle mani di un digiuno a fari spenti
Figlio di un ultimo ballo che il dolore non cancellerà
Orfani di antiche glorie di un'idea persa per strada
Su carriere speculate la nostra vite non paga
Consiglieri disarmati dalla caduca illusione
Di celar mere parvenze sotto cieli di cartone
Vecchi agitatori proni che or del voto fate un'arte
A bestemmiar rivoluzioni con l'inchiostro nelle carte
Nella terra di nessuno, nella faida che non paga
Ritorniamo nelle case per riprenderci la strada
Terra libera, terra libera
Nella pena che ci atterra
Terra libera, terra libera
Per pulir libera terra
Terra libera, terra libera
Camminiamo nel tormento
Terra libera, terra libera
Ancor vagando a scarpe rotte
Verso un indomani a stento
Padri di una nuova notte
Per cullar la nostra dignità.
Solo e pallido e il tramonto di un cammino anticipato
Da un destino spinto e perso sopra il fondo disarmato
Di una veglia ammutinata costruita su parvenza
Di spacciar miseria a nobiltà
Vecchio agitatore teso a specular parole al vento
Ad abortir promesse vane supra uccelli di cemento
Nel giardino senza tempo di una pena che ci atterra
Coltiviam voli affondati per pulir libera terra
Terra libera, terra libera
Nella pena che ci atterra
Terra libera, terra libera
Per pulir libera terra
Terra libera, terra libera
Camminiamo nel tormento
Terra libera, terra libera
Ancor vagando a scarpe rotte
Verso un indomani a stento
Padri di una nuova notte
Per cullar la nostra dignità.