Se uno legge un nome di solito si fa la sua idea
Molti anni fa dalle nostre parti le cooperative rosse organizzarono una banca locale
La chiamavano il banchino
Due soli sportelli e più miserelli degli altri
Ma dalla parte giusta della barricata
Era sempre la quarta ed ultima in cla**ifica
Dopo la ca**a di risparmio
Dopo quella dei preti, il banco San Gemignano e San Prospero
E pure alle spalle di un piccolo istituto dal nome agricolo
Oggi noto come Credem.
Anche il banchino però ebbe un suo sviluppo
È l'ultima banca della città ma cresce ugualmente
Cambia perfino nome e nei primi anni novanta si trasforma
In Cooper Banca,
Con l'idea di poter diventare lo strumento finanziario di tutto il movimento cooperativo
Idea, appunto
Oggi è un pezzetto di Montepaschi
La solita menata che se sei piccolo non competi
Infatti a Siena s'è visto
Quando decisi di presentare una tizia molto architetta e molto in carriera
Ad Augusto, un discotecaro palestrato e ambizioso
Sentivo che erano fatti l'uno per l'altra
La prima volta che la descrissi ad Augusto lui non sapeva niente di lei
Non aveva una sua foto, non le aveva mai parlato, non l'aveva mai vista
Sapeva solo quello che gli dissi io
Se avessero detto a me di una ragazza le cose che dissi di lei ad Augusto
Sarei fuggito immediatamente a Novosibirsk
Per evitare qualunque incontro, anche il più casuale in Via Emilia,
Con quella sciagura ideologica
Alla fine della descrizione, che lui ascoltò in religioso silenzio, rivelai finalmente anche il suo nome
Augusto, si chiama Ursula.
Disse: "amico, io la amo già"
Si sposarono 3 anni dopo
Ai tempi del loro fidanzamento, questa architetta
Inconsapevolmente comica nel suo vamp provincialismo edonista
Aprì un conto corrente alla Cooper banca
La banca sbagliata per definizione
Sorpreso dalla notizia le chiesi
"Ursula, ma come è possibile che la tua banca sia la banca dei rossi?"
Arrabbiatissima rispose
"Ma come dei rossi, ma cosa dici!! È una banca americana, si chiamerà Cooper per qualcosa no?
Sarà della famiglia Cooper, gente tipo
Dallas
La storia siamo noi, quasi nessuno si senta escluso