Caro amico, per favore, tu salutami gli amici, ed il popolo, che è tutta la mia gente; sono loro il vero cuore, che mi preme ricordare, che rimpiango e che mi ha amato veramente; verrà un giorno nel futuro che potremo ritornare, e staremo veramente al nostro posto, finiremo di patire, non dovremo più emigrare perché un tale ce lo impone ad ogni costo. E salutami tua madre, dai un abbraccio a tua sorella, chissà come sarà grande e signorina; e lo so, sarà bellissima come son le nostre donne, sanno vivere con forza che trascina; ma le hai mai guardate bene - ti sorridono col cuore, negli sguardi non nascondono timore, dove sono però uniche è sul posto di lavoro, son con gli uomini e si battono con loro. E spartiscono le gioie i doveri e le fatiche non si mettono da un lato ad aspettare e dev'essere pensante trovarsele nemiche quanto partono decise per lottare.
Ti ricordi di Marisa quando mi ero innamorato e non mi veniva forza di parlare ed invece ci trovammo nel corteo del primo maggio e fu li che mi riuscì di incominciare. Ho pensato tante volte che c'è un senso a tutto questo, quest'amore non ci cade giù dal cielo; ma parlando della vita, e pensando al mio paese, mi è sembrato come fosse tolto un velo, e mi pare di sapere, e finalmente di capire, nella vita ogni cosa ha un suo colore, e l'azzurro sta nel cielo, ed il verde sta nei prati, ed il rosso è il colore dell'amore, e l'azzurro sta nel cielo, ed il verde sta nei prati, ed il rosso è il colore dell'amore