Con il tuo sguardo da allevatore e la tua bocca di frasi usate I tuoi amici di un altro mondo e le tue colpe dimenticate Con i tuoi giochi di colombe bianche e i tuoi vestiti di incenso e d'oro Con il tuo trono su tanti morti e la ricchezza senza lavoro Un palco, luci, gente che ti ammira Uomini in ginocchio, una lunga fila I tuoi scagnozzi anche nelle scuole a costruire un gregge vendendo le parole Una speranza in fondo ti sostiene, di costruire un mondo dove il pastore è un bene Dove comandi tu su tanta gente Dove ci sia la fede come nel medio oriente Col tuo pa**ato di inquisizione e il tuo presente da denunciare Col tuo futuro di medioevo e i tuoi pensieri nel capitale Col tuo sorriso di porcellana e i tuoi ritorni che chiami nuovi Le tue indulgenze vendute all'asta e le crociate che non ritrovi Tu che sconfiggi spiriti cattivi, che oscuri il sole e i più famosi divi
I tuoi seguaci devono pregare perché voi siete pochi ma nati per pensare Pensare a tutto il peso della vita e quando il giorno al farà finita Tu siederai nel cielo tra le stelle E a chi ha creduto tanto darai le caramelle Con i tuoi sogni senza materia e i tuoi fratelli sotto alle scarpe Con i tuoi figli bruciati al rogo ed i tuoi giorni vissuti a parte Con i tuoi versi di sette jene e i tuoi principi di colabrodo E i tuoi diritti senza ragione e la facciata tenuta a modo Il sacramento, poi la Sacra Rota La verginità, l'astinenza devota Le donazioni fatte dai penitenti e i più pietosi veli calati sui conventi La tua censura, la religione di Stato Dal codice Rocco verso il Concordato La frigidità, le torture più vere E le benedizioni sulle camicie nere.