Dal lungomare di qualche paese francese
Trafiggendo con gli occhi gli azzurri
Guardava laggiù
I'ho visto, guardava a sinistra una nebbia velata
L'ho visto, guardava Sanremo lontana e italiana
Con sotto le scarpe silenzi di alta montagna
E dietro le spalle guizzanti chitarre di Spagna
Silenzio, bambino, stà zitto non ridere o piangere
Stà bravo, bambino, che qui sto parlando di Amilcare
Con lui c'era Bigi, i lunghi capelli suoi candidi
Lisciati dal vento come onde atlantiche, elastiche
Con l'aria di due che hanno trovato qualcosa
Volevo abbracciarli ma non mi veniva una scusa
Poi in quel confuso viavai come in un'autopista
Mi sono sfuggiti e di colpo li ho persi di vista
Stà zitto, bambino, silenzio non piangere o ridere
Stà bravo, bambino, che qui parlo sempre di Amilcare
Andavo a caccia di artisti anche menefreghisti
Artisti comunque, artisti ovunque e comunque
Un po' meglio di questi poeti di oggi qualunque
Aedi del vuoto invocato e non mai esplorato
Cercavano uno per farsi contare una storia
Che fosse inventata o infuocata da antica memoria
Bambino, non devi toccare, giocare o anche fingere
Che questa qui, vedi, bambino e roba di Amilcare