O folle folla, o folle folla il tuo pensiero c' chi controlla con fare innocuo dall'emittente diffonde il fluido ma**ificante, che ci colora a tinta unita gli stessi occhi, la stessa vita. O folle folla, o folle folla ti tiene stretta una strana colla. L'informazione fa maggioranza pascola il gregge e non ci pensa che l'erba cresce senza padrone, senza il consenso della televisione. Ma la folla scelse Barabba e Pilato le mani si lav. O folle folla, o folle folla seguiamo a frotte la stessa stella, gli stessi sogni, stesse ambizioni, la stessa faccia da gran coglioni con i capelli tirati in su e una coscienza che non si sveglia pi. Ma chi l'ha detto, ma dov' scritto che uniformarsi qua sotto tutto? Restare in corsa per apparire belli e vincenti da non capire che il pi bel dono che c'ha fatto Dio poter gridare a voce piena: questo sono io! Ma la folla scelse Barabba
e Pilato le mani si lav. Ascoltatemi signori mica io cerco il successo, sta canzone figuratevi che l'ho scritta sopra al cesso... Giusto per farvi capire che non me ne importa niente del consenso che sta chiuso tra le mani della gente! Che piuttosto mi atterrisce il favore della ma**a che si incanta e poi si accoda al primo piffero che pa**a. E di pifferi credetemi che ne pa**ano a bizzeffa a partire dalla piazza a finire nella messa... siamo soldi, siamo case, siamo ci che vorremmo avere ed questa la carota che non ci fa vedere questa fame di cercare cose fuori dal di s, che ci rende cos vuoti senza chiedersi il perch! Ma questo vuoto brava gente tuttavia si pu lottare adottando un altro metro e non pi quello sociale stando fuori dal sistema per colpirlo dritto al cuore. Dando ai giorni un altro peso ed alla vita un suo valore!