Tu devi stare a quella del cornetto, Hai dato via anche un poco di rispetto, Ti sei rifatto solo grazie al petto Hai vinto tu! Ti chiamavi il numero dal panaro, Mo' non giochi perchè sei diventato avaro, Hai camminato come un calamaro Hai vinto tu! Dalla ripida secca ci mostravi il fianco Con la presa ben stretta al tuo fucile stanco, Poi con timido accenno Ti riunivi al branco Col tuffetto a tonno Ritornavi poi su Hai vinto tu! E dici che già hai guardato tutto, pa**ato pure il lutto, Dall'ordine dei guai. E dici che in fondo sei un furbetto, Cascato giù dal letto, Dei poi vedrò e dei mai. Canuto ed emerito signore, Vien proprio un gran dolore, ma non son come lei D'accordo la guardo e disapprovo Ma intanto resti indù pertanto Hai vinto tu! Non puoi colmare la lacuna a mare, Il mare serve a preservare, Quella folla di pesci Di colore blu, Hai vinto tu!
Dagli sbocchi d'aprile Fino al bisestile, L'incertezza di marzo La trascorri al quarzo, Del cannoniere Ti sei fatto sfarzo, Hai vinto tu! Lo spillo lo faccio io che brillo Mi devo lamentare solo dell'obliquità S'accorcia la resta che rimane Siam buoni come il pane Che ne parlammo a fa' D'altronde gli emeriti buffoni Son tutti ragazzoni Che fanno come se Nel cuore ci sia un pò di coglione Son tutti rendez-vous E quindi hai vinto tu. E' il piatto che fa più o meno distratto La boxe non ti va più Senz'altro hai vinto tu! E ridi Che c'hai uno sguardo buffo Facciamo questo tuffo Che è meglio mo' che mai. S'accorcia la resta che rimane, Delle ore solitarie Che ne parlamme a fa' Entrambe le cose sono chiare La moglie e la comare Che insieme a te fan tre Ma godo del fatto fatto a imbuto E di quell'altro spinto E tu per questo hai vinto!