Prima trasformazione: sale la depressione Calano le tenebre ed inizia il viaggione Prima trasformazione: sale la depressione Calano le tenebre ed inizia il viaggione All'interno di una prigione di vetro Dove le persone ti guardano, ti osservano, ti etichettano e ti giudicano Ti comprano e ti servono nel giro di una stagione Ti barattano per un pezzo di pane, pezzi di merda Pazzo sto mondo, vigliacco, con un trucco Mi ha lasciato di stucco, con uno stecco [...] Nel retto an*le, senza tanta morale Ormai nulla ha importanza mi sembra tutto ban*le Dal Natale alla Pasqua, il mio compleanno Fino all'ultimo giorno dell'anno Tutti ce l'hanno con me e scende l'autunno E il sonno del letargo Si fa sempre più pesante e sempre più ba*tardo Sono al largo di un mare bugiardo E mi sto allontanando sempre di più dal mondo Di bugie che mi circonda Sento il timer ma non sto trovando la bomba Tra poco esploderà e scoppierà qualche testa Seconda trasformazione: il viaggione è cresciuto Subentra la paranoia e si presenta con l'invito Seconda trasformazione: il viaggione è cresciuto Subentra la paranoia e si presenta con l'invito Carlo se n'è andato ed ha pagato il conto a tutti E non è più tornato in questa manica di matti Porta ancora gli effetti collaterali Gli affetti con le ali, la fata ma con le facce da insetti Sono difetti genetici e gli unici compagni Sono 11 calici nel tavolo dei sogni Ma vedo troppi ghigni maligni su tele di ragni Che annodano cigni e frantumano sogni e speranze Nel giro di un giorno e mi ritrovo nel forno diurno Di un agosto bollente, a mezzogiorno e mezzo di fuoco Scatta la molla ed è la fine del gioco Il fuoco si è spento e sembra tutto evidente La colpa è solo mia perchè sono un perdente Finalmente ho chiarito tutto, so chi è stato Il colpevole sono io perchè sono impazzito Terza trasformazione: l'isolazione a**oluta Il punto di non ritorno, la pazzia è scoppiata Terza trasformazione: l'isolazione a**oluta Il punto di non ritorno, la pazzia è scoppiata Non sono io che parlo, sono al tavolo, nessuno mi risponde Eppure dialogo, è un monologo strano Il tavolino è vuoto, la sigaretta accesa Lenta lenta si consuma durante la mia attesa Confusa, si fa nervosa l'aria che respiro Tiro dopo tiro, lo sclero si avvicina Lo sparo mi allucina e rimbomba nel silenzio di tomba
E se ripenso all'ombra che mi oscura Il senso delle cose che faccio dalle più importanti a quelle più ban*li Facendo i conti dei rimpianti, dei punti di contatto infranti Da sentimenti intermittenti come luci che si accendono per momenti E poi si spengono per tanti secoli e se speculi Sul pa**ato verrai schiacciato e fatto a pezzi da missili Mandati dal futuro che ti riportano al presente Ad affrontare la paura di stare in mezzo alla gente Quarta trasformazione: scoppia la pazzia Si sdoppia la ragione e c'è la schizofrenia Quarta trasformazione: scoppia la pazzia Si sdoppia la ragione e c'è la schizofrenia Sono solo io che parlo, sono al tavolo, nessuno mi risponde Eppure dialogo, è un monologo strano Qualcuno mi bisbiglia qualche cosa nella mente Chi ha parlato? C'è qualcuno ma alzo gli occhi, non c'è niente Eppure vedo gente sorridente che parlotta, sottovoce Che borbotta qualche strana risatina Che si getta verso me, mi proietta tra i perchè Io li guardo ammutolito mentre si raffredda il the La voce mi richiama ed io rovescio la tazzina Ho i brividi di freddo che mi salgono nella schiena Si oscura la scena, il tempo si ferma Ho perso la ragione e questa è la conferma La voce prende forma con sembianze umane Ha la mia stessa faccia e la solita espressione C'è troppa confusione, mi esplode la testa Sto impazzendo tutto, non credo alla mia vista Quinta trasformazione: il dito nel grilletto La mutazione è completa ed è la fine di tutto Quinta trasformazione: il dito nel grilletto La mutazione è completa ed è la fine di tutto Sono solo io e lui, lui è me, io sono lui Lui comanda me ed io comando lui E decidiamo noi, siamo un'unica persona La vita ci va stretta e la soluzione è una "Bisogna agire in fretta" "Ma aspetta un momento" "Di cosa c'hai paura?" "Del tuo ragionamento Perchè vuoi fare questo?" "La vita non mi piace" "Ma non è un motivo giusto per trovare la tua pace" "Stai zitto incapace, comando io, vai via Te sei solo un pazzo ed io sono la pazzia Sei malato amico, stai parlando da solo Guardati intorno la gente ti prende per il culo" "Non è vero" "Invece si, dai facciamola finita Nessuno ci vuole bene in questa cazzo di vita" "No, non posso farlo" "Si che ce la puoi fare Addio Carlo, è l'ora di morire!"