Ti erano rimasti solo pochi soldi
quel giorno di settembre andando a far la spesa.
Lì su quel bancone costavo solamente
i soldi che tu avevi ti vidi un po' indecisa.
E non ero niente, e non ero niente.
Poi lo ricordo, non mi sembrava vero
mi stavano incartando, mi avevi comperato.
Dentro la tua borsa già mi portavi via
e solo dopo poco io ero a casa tua.
E non ero niente, e non ero niente.
Da sempre ero lì, da sempre ero lì
col mio solito numero incollato sulla fronte,
col valore modesto di chi è
solo poco nella vita.
Da sempre ero lì, da sempre ero lì
come tanti aspettavo che qualcosa accadesse,
come tanti io volevo una donna
che si accontenta**e di me.
E se non ti ho delusa, allora son contento
vuol dir che non mi hai visto con gli occhi della gente.
E non ho scordato quel giorno di settembre
quel lurido bancone e i tuoi occhi splendenti.
E non ero niente, e non ero niente.
Da sempre ero lì, da sempre ero lì
col mio solito numero incollato sulla fronte,
col valore modesto di chi è solo poco nella vita.
Da sempre ero lì, da sempre ero lì
come tanti aspettavo che qualcosa accadesse,
come tanti io volevo una donna
che si accontenta**e di me.