Ti erano rimasti solo pochi soldi quel giorno di settembre andando a far la spesa. Lì su quel bancone costavo solamente i soldi che tu avevi ti vidi un po' indecisa. E non ero niente, e non ero niente. Poi lo ricordo, non mi sembrava vero mi stavano incartando, mi avevi comperato. Dentro la tua borsa già mi portavi via e solo dopo poco io ero a casa tua. E non ero niente, e non ero niente. Da sempre ero lì, da sempre ero lì col mio solito numero incollato sulla fronte, col valore modesto di chi è solo poco nella vita. Da sempre ero lì, da sempre ero lì come tanti aspettavo che qualcosa accadesse,
come tanti io volevo una donna che si accontenta**e di me. E se non ti ho delusa, allora son contento vuol dir che non mi hai visto con gli occhi della gente. E non ho scordato quel giorno di settembre quel lurido bancone e i tuoi occhi splendenti. E non ero niente, e non ero niente. Da sempre ero lì, da sempre ero lì col mio solito numero incollato sulla fronte, col valore modesto di chi è solo poco nella vita. Da sempre ero lì, da sempre ero lì come tanti aspettavo che qualcosa accadesse, come tanti io volevo una donna che si accontenta**e di me.