(by Paolo Conte) Alle prese con una verde milonga Il musicista si diverte e si estenua… E mi avrai, verde milonga che sei stata scritta per me Per la mia sensibilità, per le mie scarpe lucidate… Per il mio tempo e per il mio gusto Mi avrai, verde milonga inquieta Che mi strappi un sorriso di tregua ad ogni accordo Mentre fai dannare le mie dita… …io sono qui, sono venuto a suonare Sono venuto ad amare, e di nascosto a danzare… E ammesso che la milonga fosse una canzone Ebbene io l’ho svegliata e l’ho guidata ad un ritmo più lento…
Così la milonga rivelava di sé molto più di quanto apparisse… La sua origine d’Africa, la sua eleganza di zebra Il suo essere di frontiera, una verde frontiera… Una verde frontiera tra il suonare e l’amare Verde spettacolo in corsa da inseguire… Da inseguiere sempre, da inseguire ancora, fino ai laghi bianchi del silenzio Fin che Atahualpa o qualque altro dio Non ti dica: descansate niño, che continuo io… …io sono qui, sono venuto a suonare Sono venuto a danzare, e di nascosto ad amare