Dunque: quel giorno la catturai al volo Discendente dall'alto come un soffio ultraterreno E mi circonfuse di luce in un baleno, Come un santo, diosanto!, ma dalla testa al suolo. E mi sembrava di sublimare O almeno di uscirmene fuori dal normale. Era davvero come dileguare: Collegai la spina e tutto diventò speciale. Ero dentro la mia realtà Con un senso eccitato di morbida libertà Ero dentro la mia realtà E la vita nei pressi era solamente un'entità Dunque quel giorno mi detti da fare: Sentivo che dovevo meritare quel dono.
Scrissi e riscrissi mirando all'unisono Che mi intona**e con il tremito sonoro Che mi faceva come sublimare O almeno uscire fuori dal normale; Che era davvero come un tintinnare Di scosse gradite e dal ritmo un po' speciale. Ero dentro la mia realtà Con un senso eccitato di morbida libertà. Ero dentro la mia realtà E la vita nei pressi era solamente un'entità. Ma il giorno seguente non mi piaceva niente, Tranne una frase giocosa ed eloquente. Diceva: "il lavoro debilita l'uomo" "il lavoro debilita l'uomo"