From Puccini: Turandot In questa reggia, or son mill'anni e mille, un grido disperato risonò. E quel grido, traverso stirpe e stirpe qui nell'anima mia si rifugiò! Principessa Lou-Ling, ava dolce e serena che regnavi nel tuo cupo silenzio in gioia pura, e sfidasti inflessibile e sicura l'aspro dominio, oggi rivivi in me! La Folla: Fu quando il Re dei Tartari le sette sue bandiere dispiegò. Turandot: Pure nel tempo che ciascun ricorda, fu sgomento e terrore e rombo d'armi. Il regno vinto! Il regno vinto! E Lou-Ling, la mia ava, trascinata da un uomo come te, come te straniero, là nella notte atroce dove si spense la sua fresca voce! La Folla: Da secoli ella dorme nella sua tomba enorme.
Turandot: O Principi, che a lunghe carovane d'ogni parte del mondo qui venite a gettar la vostra sorte, io vendico su voi, su voi quella purezza, quel grido e quella morte! Quel grido e quella morte! Mai nessun, nessun m'avrà! L'orror di chi l'uccise vivi nel cuor mi sta. No, no! Mai nessun m'avrà! Ah, rinasce in me l'orgoglio di tanta purità! Straniero! Non tentar la fortuna! Gli enigmi sono tre, la morte una! Calaf: No, no! Gli enigmi sono tre, una è la vita! Turandot: No, no! . . . . . . Gli enigmi sono tre, la morte è una! Calaf: Gli enigmi sono tre, una è la vita! La Folla: Al Principe straniero offri la prova ardita, o Turandot! Turandot!