[Verse 1]
Amo il tè se non supera due tazze
Ero alla seconda sul lungomare di Varazze
Quando mi si fa vicino
Un uomo sui sessanta e mi fissa, come il mirino il cecchino
Mi chiede: “Ja come stai?
Ti conosco, mio figlio ti ha nell'hi-fi”
Gli dico che tanta gloria mi spiazza
Questo non ci bada, siede la sua stazza
E mi versa un'altra tazza
Così supero il paio
Mi racconta d'essere un impresario
Di avere già un notaio
E un contratto a cui manca solo il nome di uno come me
Cioè: sottovalutato, straordinario
Un futuro è tutto ciò che m'a**icura
E si scalda per gradi come la temperatura
A marzo, ma non appena va in bagno mi alzo
Quando fa ritorno sono già scomparso
[Hook x2]
C.S.A. Gode, né infamia né lode
Non scommetto niente su di me
Io non aspetto se il futuro mi viene dietro, bene
Se no mi accontento di loopare il presente
[Verse 2]
Per non commettere errori
Dovrei fare l'esatto contrario di come han fatto i miei genitori
Ma io, la mia mamma e il mio papà
Non li conoscevo ancora quando avevano la mia età
Probabilmente sono solo il loro ria**unto
Lacrime a virgola e vivo in attesa del punto
E in attesa della resa fumo una foglia che pesa
Come l'accusa di una figlia alla sua famiglia
Sensimilla piglia, il fumo è così denso
Che leggo meno chiaramente le cose che penso
Vorrei trovare il senso, sbancare il tempo
Anticipare i capelli grigi come Luigi al premio Tenco
Sono arrivato tardi, volevo presentarmi fiero dei miei cori, come i sardi
Ma ho trovato solo un custode, gli ho dato il mio CD
M'ha richiamato per dirmi, "Né infamia né lode"
[Hook x2]
C.S.A. Gode, né infamia né lode
Non scommetto niente su di me
Io non aspetto se il futuro mi viene dietro, bene
Se no mi accontento di loopare il presente
[Verse 3]
Il tempo è denaro, voglio BPM alti
Sono stanco di fare regali solo a Natale
Di dover fare salti mortali
Dove mortale significa che muori, non che ti salvi
La mia idea è fare un disco
E poi farla finita presto come Cristo
Avere quel controllo sul futuro
Come su una donna che ti permette di schiaffeggiarle il culo
Voglio salare il mio salario proletario
Ma non chiedetemi di tornare da quell'impresario
Si starà chiedendo “dove cazzo è quel pazzo?”
Mentre io sono già a Milazzo
E aspetto il traghetto diretto a Filicudi
Nell'attesa duetto a calcetto con un bimbo a piedi nudi
Quando arrivo sull'isola è già finito il giorno
Al mio disco penserò meglio quando ritorno
[Hook x2]
C.S.A. Gode, né infamia né lode
Non scommetto niente su di me
Io non aspetto se il futuro mi viene dietro, bene
Se no mi accontento di loopare il presente