Erano i tuoi occhi il sole di quei giorni quando due più due per noi faceva ancora tre.. quella legerezza di sentirci eterni come bolle di sapone esplose nella fretta di crescere e quando al buio le mie mani sfioravano imbranate i seni tuoi ancora mia ti lasciai come si lascia il cuore fra i giocattoli di un'altra età.. E ti cerco in quell'angolo azzurro di ogni donna che pa**a di qui nel silenzio della luna e il suo cielo d'amianto.. Sono il buffone del momento devo far ridere il mio re e non ho tempo per amare pensare e tornare da te oggi no.. non piango.. Ma anche dagli errori non s'impara niente avrei voluto un figlio già un migliaio di anni fa (qualcuno da difendere dalla solitudine) quante volte infatti tra la notte e il giorno cado e mi ricordo quando mi dicevi Marco non smettere ancora..
e quanto ti volevo bene io e quanto mi volevi bene tu comunque sia lasciami ingoiare il sale attraversare il mare e non salvarmi mai.. E ti cerco in quell'angolo azzuro dove amore d'amore morì fra le braccia di una vita sognata soltanto.. Sono il buffone del momento devo far ridere il mio re e non ho tempo per amare e pensare e tornare da te lascerò che ti rimanga dentro il lampo di un sorriso che non è più mio.. E ora vattene via da ogni sogno, il più lontano lontano da qui ma rimani nella stessa carezza di ieri e perdonami se ho tradito quel nostro sentimento e il tuo dolore non ho pianto ma sei tu che hai vinto. Sono il buffone del momento devo far ridere il mio re e non ho tempo per amare pensare tornare da te oggi no.. non piango io rimango qui.