Otto di settembre che gli hai fatto al mio cuore, alle mie gambe di vent'anni così sicure dove andare Otto di settembre che mi hai spento la luce, ci hai frugato nei sogni, ci hai spezzato la croce Dieci soldati armati ci fecero fermare, ci indicarono coi fucili il percorso da fare E la guerra come un'onda ci soffiava sulla schiena, una fiamma di metallo ci faceva da corona, Voltando pagina la storia come un libro scritto male, ci lasciava la memoria e una Repubblica Sociale Dieci generali stanchi già puntarono sul petto medaglie di stoffa tra il nostro cuore e il colletto,
E l'Italia era una barca e se ne andava alla deriva, e il futuro era in catene al legno marcio di una stiva Ci ridarono i nostri morti e i nostri pezzi di bandiera, stivali di cuoio duro e una camicia nera Otto di settembre che gli hai fatto al mio cuore, alle mie gambe di vent'anni che non sanno più scappare Otto di settembre in quelle canne di moschetto ci hai infilato la morte che ci arriva sul petto Dieci briganti sporchi che si credevano soldati, premono il grilletto sui nostri sorrisi sudati