Troppa fede e troppo tempo gli promisero la vittoria dietro il mare filippino gli nascosero la gloria
E così lui per trent'anni continuò la sua guerra. Chiese riposo al cielo e il cibo alla terra.
Hironoda non s'arrese, aspettava di obbedire, di piegare il capo
Se la pace era già fatta a lui non importava niente, avrebbe chiesto alla sua lama di spaccargli il ventre
E così lui seguitava a combattere il nemico come tradizione insegna fino all'ultimo minuto.
Hironoda poi è morto quando l'han fotografato, un grande psichiatra l'ha pure ascoltato
E poi arrivò l'ordine che fermò un guerriero, trent'anni dal Giappone, ma fu quello vero
E così i suoi occhi secchi si ripresero a bagnare e così il suo corpo forte cominciò a barcollare
E fu trasportato a casa con un aereo molto bello, così non ne aveva mai visti.
E così tra flash e radio la sua storia fu chiarita ma lui rimpianse la pallottola che non gli levò la vita
E rimpianse pure il canto della natura abbandonata, foresta per lui sorella di quell'ultima crociata.
Hironoda ora sogna, Hironoda ora piange l'ordine che fermò un guerriero.
Hironoda ora sogna, Hironoda ora piange.
Hironoda ora sogna, Hironoda ora piange.