Io e i miei briganti
abbiamo saltato fossi
color verde rame,
pieni d'uva,
per correre più agili
su queste strade,
così generose di polvere,
di sangue in polvere.
La mia sorellina,
occhi viola,
m'è padre e madre.
E' stata trovata
e continuava a sognare,
uccisa a mezz'aria da questa gente,
dal nome così felicemente duro
e, cosa che io non credevo,
dalle facce da predoni,
così bene allineate
con le loro grigie città.
Allora siamo scesi
dalle nostre montagne
sui monti
e grandi pa**i nella neve
della foresta.
Volevamo vendetta
su queste uniformi della polizia,
che corrono insieme ai topi nell'alba
della piazza del lago di Monaco
ma molte guardie sorvegliavano la casa del soldato.
E le guardie furono uccise ma il soldato rise
sapendo la casa fortissima
dacché costruita coi nostri pellegrinaggi.
Da dietro una porta disse:
"le chiave dovete cercarle,
io non so qual è il mucchio di colline"
e io e io
tornando ai miei monti,
ho incontrato un francese
che cantava:
"non amo nessuno perché le lenti
dei miei occhi non arrivano così lontano,
non fanno quasi una piega,
non fanno quasi una piega."
Io con un trucco, di nascosto,
gli rubai la voce, la voce...