Dicendo abbiamo tempo Ci giri intorno Stemperi e riempi Come dire centotre vasetti Di liquido con colore diluito Che certamente è meno previdente Di una conservazione che alimenti Tutti i tuoi seguenti Spunti di appetito. Sono fluidi a vedersi c'è un piacere Anche perché qualcosa si nota che manca E se ci fosse è come non avesse nome. Abbiamo tutto il tempo. E poi il discorso prende una piega architettonica nell'aria con le mani, Si collega ai pianti rampicanti All'euforia da giardino Ai pensili eccitanti. All'ornamentale destino. E tutto il tempo è vicino A portata di mano Sul tavolino, sul ripiano Su quanto ti è più caro. Ma se comincia**imo Che ne dici Se entra**imo nel vivo Oltre la porta orale saliamo a perpendicolo la scala Che nel muro si avvita.
L'umido della parete nella mano S'asciuga sempre più Parete che d'acciughe sale su Nella rete in muratura. Saliamoli i gradini con le punte E pure sconoscendo se calziamo un'epoca, una storia, una leggenda In cui calati, risalendo siamo. E l'anta si spalanca. Dicendo abbiamo tempo tu intendevi dire il contrario Vedevi necessario che quanto vai inventando oggi Non te lo ritrova**i sempre vivido tra i piedi tale e quale Esatto nel reale Con i particolari talmente precisi Un domani da non credere Che i fatti siano intrisi Di te così profondamente Così com'è com'è vero avvengano in a**enza di qualsiasi sostanza. Volevi invece dire Prendi il tempo con me Un po' interrogativa Mentre la mano offriva Abbiamo tutto il tempo Aroma di caffè.