Sulle panchine io fumavo per restare calmo,
fantasticavo con le rime e intossicavo l'avvenire solo con lo sguardo
ma quanta strada ho fatto, torna**i indietro rifarei lo stesso
e per adesso io non mi accontento affatto
non ho contato i pa**i, ho calcolato male
calibrato uguale a chi di sa**i ha caricato l'arsenale
mi toccherà aspettare
stare in difesa pesa tanto quanto una sorpresa che si fa aspettare e cade
le strade gridano di stare sempre attenti,
ma siamo attenti ed il risultato è che siamo lenti
troppo dico, troppo lenti
talmente tanto che la mia fatica è quella di non saper calcolare i tempi
sono un acrobata ma sempre all'opera
il mio corpo trema e la mia schiena si è sposata con un osteopata
la pace mi circonda ed è il silenzio ad ascoltarmi senza raggirarmi ma solo a notte fonda
Ora è ancora se fossi con la stessa gente, con la stella pelle
nei posti che ho vissuto di già (Ora è ancora)
che ho vissuto di già (ora è ancora, ancora)
Ora è ancora come se fossi con la stessa mente tra le stesse stelle
con i suoi costi che ho vissuto di già (Ora è ancora)
che ho vissuto di già (ora è ancora, ancora)
Occhio a non trovare ciò che ti avveleni
perché siccome credi a tutto ciò che credi
preghi che la tua stabilità non tremi
cerca di essere più vero senza un compromesso
e prendi piedi tra le prede fino a diventare il capo branco di te stesso
tutto quanto è manomesso (già) ora che vago verso un universo parallelo