Sulle panchine io fumavo per restare calmo, fantasticavo con le rime e intossicavo l'avvenire solo con lo sguardo ma quanta strada ho fatto, torna**i indietro rifarei lo stesso e per adesso io non mi accontento affatto non ho contato i pa**i, ho calcolato male calibrato uguale a chi di sa**i ha caricato l'arsenale mi toccherà aspettare stare in difesa pesa tanto quanto una sorpresa che si fa aspettare e cade le strade gridano di stare sempre attenti, ma siamo attenti ed il risultato è che siamo lenti troppo dico, troppo lenti talmente tanto che la mia fatica è quella di non saper calcolare i tempi sono un acrobata ma sempre all'opera il mio corpo trema e la mia schiena si è sposata con un osteopata la pace mi circonda ed è il silenzio ad ascoltarmi senza raggirarmi ma solo a notte fonda
Ora è ancora se fossi con la stessa gente, con la stella pelle nei posti che ho vissuto di già (Ora è ancora) che ho vissuto di già (ora è ancora, ancora) Ora è ancora come se fossi con la stessa mente tra le stesse stelle con i suoi costi che ho vissuto di già (Ora è ancora) che ho vissuto di già (ora è ancora, ancora) Occhio a non trovare ciò che ti avveleni perché siccome credi a tutto ciò che credi preghi che la tua stabilità non tremi cerca di essere più vero senza un compromesso e prendi piedi tra le prede fino a diventare il capo branco di te stesso tutto quanto è manomesso (già) ora che vago verso un universo parallelo