Te l'ho già detto, che condivido le tue parole e me la rido
Amavo Marx, le nostre lotte, studiavo Nietchze anche di notte
Eran trecento, giovani e belli, ma sono morti come ribelli
Alle Termopoli come spartani, ma con orgoglio contro i persiani
Ora l'ufficio, cravatte blu
Fare mattina non si può più
Giuda, giovane lesto
Nasconde i suoi dolori dietro una gioventù
Che ormai non torna più
Sono lo specchio dei miei coetanei, laureati, pieni di nei
Ma l'ottimismo è come un pugno, contro la noia, contro il mugugno
Siamo precari caro Gesù
Trenta denari... Non vivi più
Giuda, giovane lesto
Nasconde i suoi dolori dietro una gioventù
Che ormai non torna più